Dio non conosce la matematica, ti ama per te e non per le tue azioni (es)
XXV Domenica t.o. - A
Clicca per vedere e scaricare l'immagine a grandezza intera (2048 × 1510 pixel, dimensione del file: 213 KB)
Clicca per vedere e scaricare l'immagine a grandezza intera (2048 × 1510 pixel, dimensione del file: 213 KB)
Dò poco e mi aspetto poco
Dò qualcosa e mi aspetto qualcosa
Dò molto e mi aspetto molto
Sono buono e mi dò tutto a tutti
Non ci disturbi che Dio sia buono e che sappia poco di matematica, di redditività, di efficacia...
Temi: parabola, operai ultima ora, lavoratori, vigna, chiamata di dio, ricompensa
«1Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. 3Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, 4e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. 5Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. 6Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. 7Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
8Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. 9Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. 11Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone 12dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. 13Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? 14Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: 15non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. 16Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Autore: Patxi Velasco Fano (начална страница)